Nero di Calabria

Un po’ di storia…

L’origine del suino Nero Calabrese risulta incerta. Due sono le ipotesi attuali: una la farebbe derivare dal ceppo iberico, l’altra invece lo accomunerebbe al ceppo romanico. 
Avrebbe comunque una stretta parentela con il suino Casertano, poichè documenti dell’inizio del secolo scorso individuano una sua derivazione dalla popolazione suina pugliese che origina a sua volta dalla Casertana. 
Un tempo era presente in vaste zone della Calabria ed era distinta in diverse “varietà” locali (Reggitana, Cosentino, Orielese, Lagonegrese, Catanzarese Casalinga e altri). Tutti questi animali avevano in comune la produzione di carne magra ideale per la produzione dei tipici insaccati della zona.

Come molte razze “colorate autoctone” le caratteristiche principali sono la capacità di valorizzare alimenti poveri, la rusticità, adattabilità al pascolo, il vigore sessuale per il verro e l’attitudine materna per la scrofa. Si adatta benissimo all’allevamento all’aperto allo stato brado o semibrado, cibandosi di ghiande, castagne, tuberi e radici che trova nelle aree boschive in cui viene allevato. 
L’Apulo-Calabrese è stata inserita nel registro anagrafico delle razze suine italiane, curato dall’Associazione Nazionale Allevatori Suini (ANAS).

Prosciutto Nero di Calabria

E’ un suino di tipo robusto, di taglia medio-piccola con scheletro forte.

Mantello e setole sono di colore nero; le setole sono robuste e più lunghe nella regione dorso-lombare. Alcuni soggetti possono presentare macchie bianche alle estremità degli arti (balzane), che non devono però estendersi oltre il garretto posteriormente o oltre il pastorale anteriormente.
Testa – La testa è di medio sviluppo, con profilo fronto-nasale rettilineo, mandibola piuttosto stretta, grugno lungo e sottile; le orecchie grandi sono pendenti in avanti e in basso.
Collo – Il collo è allungato, mediamente sviluppato.
Tronco – Il tronco è moderatamente lungo e stretto; il torace poco profondo, ventre stretto e pendente, linea dorso-lombare rettilinea, groppa inclinata.
Arti – Gli arti sono di media lunghezza, robusti, con articolazioni asciutte.
Caratteri sessuali – Nel maschio, si notano testicoli ben pronunciati. La femmina è caratterizzata da mammelle in numero non inferiore a 10, con capezzoli normali ben pronunciati e pervii.

 

 

Da: Atlante delle razze autoctone – Daniele Bigi, Alessio Zanon – Edagricole