I cereali

Per cereale s’inntende ogni pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee che produce semi amidacei, farinosi, commestibili – definiti cariossidi, ma comunemente e in modo improprio chiamati  semi o chicchi utilizzati sia nell’alimentazione umana che animale dai quali si ottiene farina (dal latino cerealis cattinente alla dea Cerere).

I cereali sono tra i più coltivati al mondo (8700 specie) e la loro diffusione dipende da diversi fattori quali la capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali (deserti, ambienti umidi di acqua dolce e marina), la facilità di conservazione del prodotto secco,un’elevata digeribilità, il gusto neutro che si puu00f2 abbinare a moltissimi altri sapori, dalla possibilitu00e0 di essere consumati tali e quali o trasformati (si possono consumare interi, sfarinati, germogliati, ecc.), dalla bassa richiesta di manodopera e dalla possibilitu00e0 di meccanizzazione della coltura stessa.

Nel mondo i cereali occupano circa il 50% della superficie a seminativo e sono coltivati in tutti i continenti. In Italia coprono il 45% della superficie a seminativo.

Le specie più importanti e diffuse di cereali sono:

Il frumento (Triticum spp.);

Il riso (Oryza sativa);

L'orzo (Hordeum vulgare);

L'avena (Avena spp.);

Il sorgo (Sorghum vulgare);

Il mais (Zea mays);

La segale (Secale cereale).